No arches house

Il desiderio del cliente, in questo progetto, era quello di realizzare la sua abitazione in aperta campagna vicinissima alla sua azienda di florovivaismo. Voleva la sua Villa esclusiva ma che fosse riconducibile alle abitazioni contadine.

Come di consueto e nella nostra filosofia, il nostro approccio al progetto è consistito inizialmente nell’ascolto e nell’osservazione dei luoghi oggetto di intervento: ci siamo trovati di fronte ad un terreno agricolo ma non completamente libero, anzi. Il lotto presentava diverse problematiche: a sud prospiceva con le alte serre di produzione, ad Est esisteva la strada utile al raggiungimento della produzione e della vendita e quindi trafficata. Fortunatamente ad Ovest il lotto aveva la visuale libera ed un buon affaccio verso un canale di scolo consortile particolarmente vivace.

Dopo una attenta riflessione sulle abitudini dei futuri fruitori, abbiamo ritenuto fondamentale prediligere, nell’impianto progettuale, l’affaccio nella zona di illuminazione serale e cioè ovest: sarebbe stata l’illuminazione a cui avrebbero attinto di più e che li avrebbe “scaldati” di più poiché si potevano godere la loro casa solo nelle ore tardo pomeridiane.

L’uso del portico quale archetipo principale nelle ville di campagna, ovviamente, era d’obbligo ma abbiamo voluto evitare di banalizzare questo importante elemento mediante l’uso dell’arco. Abbiamo scelto di utilizzare un diverso elemento di foratura delle pareti e cioè dei portali formati da travi inclinate. Ciò ha consentito di creare diversi giochi d’ombra all’interno del portico posto ad Ovest ed ha dato un aspetto molto particolare al progetto di villa di campagna.